“Noi, insieme…”

Mani che si stringono, mani che si aiutano… mani che hanno fatto, fanno e faranno molto…
E’ in questa immagine che si esprime il senso profondo di una dimensione appassionante e ricca di significato, quale è quella del volontariato.
L’intreccio tra le mani di chi può dare e di chi ha bisogno di ricevere è il filo narrativo che accomuna storie e pezzi di vita.

Quasi impossibile e comunque poco importante comprendere quale sia la mano che dà e quale la mano che riceve.

I nostri volontari, custodi di una dimensione di vita che va oltre la quotidianità, oltre la benevolenza, sono depositari di un patrimonio inestimabile fatto di incontri e di condivisione: silenziosi artefici di comunione e continuità tra il territorio e gli anziani Ospiti della nostra Casa.

Crediamo in noi stessi

Chi fa volontariato deve possedere la capacità di: ascoltare, provare empatia, sostenere e proteggere chi è in difficoltà e chi soffre, prendersi cura di quanto ci circonda.

In genere, il volontariato può essere generalmente definito come ogni tipo di attività in cui il tempo è prestato gratuitamente in maniera organizzata a vantaggio di un’ altra persona, di un gruppo o diuna causa.

L’Unione fa la Forza

La partecipazione al volontariato riscontrata in Casa Sant’Anna è coperta dalla maggior parte da persone che hanno ormai raggiunto un’età pensionabile, quando anche in molti casi diminuiscono gli impegni non solo di lavoro ma anche familiari, con i figli che sono ormai fuori casa.

In molti casi sembra che la partecipazione al Volontariato sia una forma per sentirsi ancora utili agli altri, ma anche un modo per sentirsi appagati, ricevendo, nel ‘fare qualcosa per gli altri’, una forte ricompensa psicologica che altre fasi della vita non hanno regalato.